L’osteopatia è un valido aiuto per ogni sportivo.
Tuttavia c’è un gesto motorio in particolare che accomuna molti sportivi e non: la corsa. Andiamo dunque ad analizzarla meglio e a capire come può l’osteopata fare al caso vostro.
ANATOMIA
Da qui non si scappa, ma in questo caso dobbiamo analizzare la biomeccanica del gesto motorio.
Come prima cosa dobbiamo specificare il tipo di corsa. Sì perché più vogliamo essere veloci e più ci serve forza, ampiezza e mobilità. Questo cambia soprattutto tra la camminata e la corsa.
Qui infatti abbiamo la prima grossa differenza, ossia il passaggio dal doppio appoggio della camminata alla fase di “volo” della corsa, nella quale non abbiamo nessun piede in appoggio al terreno.
Ciò che ci interessa sapere è che durante la corsa avviene una triplice flessione dell’anca, ginocchio e caviglia, grazie alla quale i muscoli accumulano forza elastica, rilasciata nella successiva fase di estensione che permette appunto la fase di volo.
Questo aumento di flessione delle articolazioni è quello che differisce maggiormente rispetto alla camminata. Rimangono quasi invariati invece i movimenti di rotazione, simili appunto alla semplice deambulazione.
Cosa avviene a livello del piede invece? Gli appoggi non risultano sempre uguali. C’è chi impatterà con il tallone, chi con tutta la pianta e infine chi con l’avampiede.
Questo dipende molto dal livello di allenamento. In poche parole, inizialmente si tenderà ad appoggiare sul tallone, in quanto si dispende meno energia, mentre più si aumenta la velocità e più si tenderà a velocizzare il contatto con il terreno e quindi ad appoggiare con l’avampiede.
Perché è così importante l’appoggio? L’impatto con il terreno produce una flessione dorsale della caviglia e, a seconda dell’appoggio, possono prodursi diversi effetti a catena sul piede, sul ginocchio, sull’anca e infine sulla schiena.
Questa è una breve descrizione di ciò che succede durante la corsa, ma ci fa già capire quante articolazioni e muscoli vengono ad attivarsi. A questo bisogna aggiungere il ruolo di rotatori e stabilizzatori della muscolatura addominale e delle braccia, fondamentali per l’equilibrio tra parte alta e bassa.
Senza entrare troppo nei dettagli, queste informazioni sono fondamentali perché a seconda dell’appoggio del piede, della forza muscolare e della mobilità, potremmo sviluppare problematiche che ci impediranno di allenarci in modo corretto.
BENEFICI E CONTROINDICAZIONI
Molte persone iniziano a correre perché convinti che faccia dimagrire. Dai ammettilo, avrai sicuramente sentito dire che correre brucia i grassi, vero?
Sì, correre fa dimagrire, come anche la palestra, camminare e…fare niente!
Come al solito la bacchetta magica non esiste e in generale possiamo dire che solo un deficit calorico ci porta al dimagrimento.
Questo vuol dire che potrai correre anche 10 km al giorno, ma se poi recuperi tutto mangiando troppo allora non funzionerà. Se vuoi approfondire questo aspetto il consiglio è di consultare un nutrizionista oltre che un personal trainer.
I benefici della corsa e dell’allenamento cardio vascolare in generale vanno oltre al semplice
dimagrimento.
- Correre a intensità blande sicuramente vi farà dimagrire, ma non è la strategia migliore. Purtroppo per voi anche in questo caso l’unico modo è farsi il…sedere, ossia aumentare l’intensità dell’allenamento oppure correre per tanti km a settimana
- Come tanti tipi di allenamenti, migliora la “qualità del nostro metabolismo”
- Migliora lo stato di ansia, depressione e stress
- Aiuta a prevenire l’osteoporosi
- Migliora la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa
- Migliora i parametri ematici
Come al solito è la costanza e il continuo miglioramento che vi aiuterà ad avere questi benefici. Un allenamento ogni tanto non vi gioverà molto purtroppo.
Anche l’allenamento, così come i trattamenti, prevede delle contro indicazioni:
- Persone con patologie cardio-vascolari e respiratorie. Non si tratta di una contro indicazione assoluta, ma bisognerebbe, prima di iniziare, visitare il medico curante
- Problematiche muscolo scheletriche: viene da sé che con problemi alle articolazioni e ai muscoli si rischia di peggiorare la situazione. Anche in questo caso la soluzione non è stare fermi, ma affidarsi ad un professionista
INFORTUNI
La premessa fatta inizialmente parlando di biomeccanica ci aiuta a capire quali tipi di infortuni può sviluppare una persona che si dedica alla corsa.
Partiamo col dire che gli infortuni durante la corsa sono molto frequenti, come abbiamo visto infatti sono molte le variabili che possono influenzare il gesto tecnico e a questo dobbiamo aggiungere le diverse superfici, l’intensità e il volume della corsa.
Ricordiamo inoltre che già soltanto camminando, il carico sul ginocchio è circa 3 volte il peso corporeo e durante la corsa arriva a 5 volte.
Motivo per il quale molti infortuni sono a carico di questa articolazione, tra questi troviamo:
- Meniscopatia
- Sindrome della bendelletta ileo-tibiale
- Artrosi/artrite
- Tendinopatia femoro-rotulea
- Condropatia
Abbiamo inoltre visto quanto sia importante l’appoggio del piede e infatti anche le articolazioni di questa zona sono soggette a infortuni come:
- Distorsioni
- Tendinite achillea
- Tallonite
- Metatarsalgia
- Fascite plantare
- Periostite (a livello della tibia)
Anche l’articolazione dell’anca è soggetta a problematiche:
- Trocanteriti
- Contratture e tendiniti della muscolatura (ileo-psoas, ischio-crurali, quadricipite…)
- Pubalgia
Infine parliamo anche della schiena, soprattutto della zona lombare:
- Discopatie
- Artrosi
Analizzando ciò che abbiamo visto fin ora possiamo dedurre che le cause degli infortuni sono molto varie. Da una parte c’è l’errata esecuzione del gesto, le calzature sbagliate, il terreno su cui si corre ecc… dall’altra parte c’è invece la presenza di vizi posturali, disequilibri muscolari e ipo/iper-mobilità delle articolazioni.
OSTEOPATIA
L’osteopatia gioca un ruolo fondamentale nelle tre fasi di uno sportivo: prima, durante e dopo la prestazione.
Innanzitutto parliamo di prevenzione, la visita osteopatica infatti aiuta rilevare tutte quelle limitazioni che non ti permettono di esprimere la tecnica e la performance giusta. Una caviglia rigida, un’anca che si flette poco o un carico alterato su un ginocchio, potrebbero essere la causa di un futuro infortunio.
Durante la prestazione, e qui parliamo di agonisti soprattutto, l’osteopata può aiutare a migliorare il recupero della muscolatura e delle articolazioni e quindi dell’energia in generale.
Infine nel caso di infortuni o “acciacchi” l’obiettivo sarà capire la causa del problema e fare in modo che non si ripresenti.
In uno dei miei post sui social ho parlato dei modelli osteopatici. È chiaro come nel caso degli sportivi il modello principale da valutare è quello biomeccanico, ma non possiamo scordarci tutti i collegamenti con il resto dell’organismo.
Infatti la performance di un corridore deriva anche da un buon apparato respiratorio e cardio circolatorio, così come di un sistema nervoso pronto ad affrontare lo stress importante delle prestazioni.
ALTRE DISCIPLINE
In conclusione vorrei consigliare a tutti di rivolgersi sempre da più professionisti se dovesse essere il caso. Scegliere la scarpa giusta è fondamentale, così come capire se ci fosse un problema specifico del piede e allora sarà il caso di una visita dal podologo e così via!
Riccardo Bagagli
Osteopata, Chinesiologo, Massaggiatore sportivo, Preparatore atletico