Vi starete chiedendo cosa c’entra l’osteopatia con l’idratazione.
La risposta è semplice: la giusta idratazione è alla base di tantissimi processi del nostro organismo, in poche parole, aiuta a mantenere la famosa omeostasi (di cui abbiamo parlato in un altro articolo), ossia il concetto fondamentale su cui si basa l’osteopatia.
A cosa serve l’idratazione? Uno sguardo generale
- Lubrifica le articolazioni: qui dovrebbe già scattare un campanello d’allarme, le vostre articolazioni rigide, infatti, potrebbero dipendere anche da questo!
- Aiuta ad eliminare l’urina, le feci e a sudare; in pratica, aiuta ad espellere le scorie.
- Aiuta la circolazione, tramite la regolazione della pressione sanguigna, la fisiologia renale e, quindi, l’espulsione dell’urina. Sono sicuro che avete sentito parlare di farmaci diuretici e anti diuretici. Ecco, essi vengono utilizzati per aiutare a regolare proprio la pressione sanguigna.
- Aiuta a regolare la temperatura corporea. Come? Attraverso la sudorazione e la respirazione. Ecco un altro motivo per cui ci bombardano di consigli per affrontare l’estate, bere aiuta ad affrontare le alte temperature estive.
- Aiuta la digestione: la giusta idratazione migliora la funzionalità dell’apparato gastro intestinale e di conseguenza il nostro nutrimento.
- Aiuta ad assumere sali minerali, fondamentali per molti meccanismi del nostro sistema nervoso.
- Aiuta a mantenere elastiche la cute e le mucose.
- Aiuta a produrre la saliva e le lacrime.
I sintomi di una mancata idratazione: e se invece non beviamo abbastanza cosa succede?
Oltre a non avere i vantaggi sopra descritti, possiamo incorrere nella disidratazione e, quindi:
- Aumento della nostra temperatura corporea
- Aumento della frequenza cardiaca
- Aumento della percezione della fatica
- Diminuzione della nostra sudorazione
- Diminuzione delle facoltà cognitive
- Aumento della ritenzione idrica
- Diminuzione della concentrazione
I consigli dell’Osteopata a Torino: linee guida sull’idratazione per migliorare le performance sportive
Vediamo, più nello specifico, cosa succede durante un’attività fisica intensa:
- Aumenta il volume sanguineo
- Il nostro organismo, di conseguenza, cerca di trattenere acqua con successivo aumento della sete
- Aumenta la temperatura corporea, che, se eccessiva, può creare danni importanti
- Il nostro organismo cercherà di regolarla, attraverso la sudorazione, con successiva perdita di liquidi
- A questo punto, il cuore aumenta la frequenza cardiaca, per l’eccessiva richiesta di sangue
- Se tutto questo avviene in eccesso, avremmo delle conseguenze importanti, come un minor flusso sanguigno nei muscoli, meno ossigenazione di questi ultimi, minor produzione di energia.
In definitiva? diminuisce la performance sportiva!
Tutto questo, inoltre, è fortemente influenzato dalla temperatura ambientale e dall’acclimatazione dell’atleta.
Cosa fare se presenti sintomi da disidratazione?
Come sempre, la prima cosa da fare se pensiamo di avere i sintomi di disidratazione, o se pensiamo di idratarci male, è di recarsi da un professionista del settore.
Ricordiamoci che oltre alla semplice acqua, l’idratazione dipende anche dal cibo e dagli integratori.
Quindi, assicuriamoci costantemente della qualità della nostra idratazione.
Ci sono metodi semplici per capirlo, come, ad esempio, quello di osservare il colore della nostra urina.
In generale, si può dire che l’urina eccessivamente gialla, o addirittura scura, è sintomo di scarsa idratazione.
Se siete sportivi, poi, le cose si complicano, e non poco.
Sportivi in azione: idratarsi, idratarsi e ancora idratarsi
Quando produciamo movimento utilizziamo energia, il nostro corpo attua una serie di processi che alla fine si trasformeranno in calore.
Questo calore in eccessoviene espulso dal nostro organismo, attraverso la sudorazione.
Inevitabilmente, dunque, si perderanno liquidi.
Chiaramente, la quantità di liquidi persi dipenderà da diversi fattori, come: l’intensità e la durata dell’allenamento, il clima, il vestiario e anche lo stato dell’idratazione stessa. Anche l’acclimatazione è fondamentale, cioè quella capacità dell’organismo di adattarsi a climi diversi (freddo, caldo, umido e alture diverse); questa capacità può essere allenata e, soprattutto, deve essere presa in considerazione quando parliamo di idratazione.
Quindi se sono un’atleta cosa devo fare?
Sicuramente idratarsi di più, in quanto abbiamo visto che le perdite di liquidi sono maggiori.
Quanto di più? Dipende da tutte le variabili di cui abbiamo parlato prima.
In alcuni casi, si può bere a sensazione di sete, ma non sempre è una strategia corretta.
Sappiamo, infatti, che alcune persone hanno sensazioni completamente diverse e, nonostante la perdita eccessiva di liquidi, potrebbero non avere una maggior sensazione di sete.
Addirittura, può esserci anche un effetto opposto: bere eccessivamente potrebbe essere uno svantaggio, perché la sensazione di pienezza e nausea dello stomaco può diminuire la performance!
La via migliore è sempre quella di conoscere il proprio organismo; ad alti livelli bisogna conoscere i tassi di disidratazione dell’atleta!
Ci sono dei test, non accuratissimi, però di facile esecuzione, che possiamo fare; ad esempio: oltre al colore delle urine, è bene pesarsi prima e post allenamento, calcolando il quantitativo di acqua ingerito e sottraendolo a fine allenamento dal peso indicato sulla bilancia.
Altri consigli pratici:
- Prima dell’allenamento (30 minuti prima circa) bere almeno 300 ml di acqua.
- In ambienti caldi assumere bevande fresche, in quanto sembra abbiano un buon effetto sulla percezione della fatica
- bere piccoli sorsi (più o meno 100 ml) ogni 10-15 minuti
- per aumentare la sensazione di sete, iniziare a mangiare un po’ più salato
- allenare stomaco e intestino a sempre maggiori volumi d’acqua
- post allenamento bere almeno 300 ml di acqua e assumere anche un pasto a prevalenza glucidica, entro i 30 minuti dal termine dell’allenamento/gara
- Per quanto riguarda l’acclimatazione solitamente ci vogliono 2 settimane per abituarsi. Il consiglio è di aumentare gradualmente l’intensità degli esercizi, durante le nuove condizioni climatiche. Inoltre, bisognerà ulteriormente incrementare l’idratazione in caso di caldo e umidità importanti.
- Assumere integratori, soprattutto, per quanto riguarda i sali minerali. Sono davvero tantissimi, quindi, informarsi da un nutrizionista è la scelta giusta.
Ci tengo a ricordare che questi sono consigli generali e vanno sempre contestualizzati e soprattutto bisogna parlarne con un esperto del settore, qualeil medico e il nutrizionista.
Un paziente ben idratato si presenterà dall’osteopata con un vantaggio in più, in quanto la qualità dei tessuti molli e la mobilità delle articolazioni ne gioverà molto!
Questo porterà maggiori risultati e più rapidi al trattamento!
Perciò, se pensate di aver bisogno per costruire i vostri allenamenti e per monitorare la vostra performance, contattatemi:
📍 Medea Salute – Via Vincenzo Lancia, 8, 10141 Torino TO
📍 Essentia Salutis – Via Salbertrand, 9, 10146 Torino TO
Sarò felice di potervi aiutare!
A presto,
Riccardo Bagagli
Osteopata, Chinesiologo, Massaggiatore sportivo, Preparatore atletico